Il nuovo regime IVA per gli enti del Terzo Settore e le associazioni sportive dilettantistiche (ASD) non entrerà in vigore il 1° gennaio 2025 come inizialmente previsto. Con il decreto Milleproroghe, il Governo italiano ha ufficializzato il rinvio al 1° gennaio 2026, offrendo a migliaia di organizzazioni un ulteriore anno per adeguarsi alle nuove disposizioni fiscali.
Perché è Importante il Rinvio del Regime IVA?
Attualmente è previsto il rinvio del nuovo regime IVA per gli Enti del Terzo Settore pertanto le cessioni e prestazioni di servizi effettuate dagli enti associativi verso soci o tesserati non sono soggette all’applicazione dell’IVA. Tuttavia, l’introduzione del nuovo regime comporterebbe importanti cambiamenti:
- Obbligo di apertura della partita IVA.
- Necessità di registratori di cassa per la gestione delle operazioni.
- Nuovi adempimenti amministrativi e contabili.
Queste novità avrebbero un impatto significativo, soprattutto sulle realtà più piccole, rendendo necessaria una pianificazione accurata per affrontare i nuovi obblighi.
Un Rinforzo Normativo Richiesto dall’Unione Europea
Il rinvio consente inoltre di rispondere a una richiesta dell’Unione Europea, che dal 2008 ha avviato una procedura di infrazione contro l’Italia per non aver allineato la normativa IVA nazionale a quella comunitaria. Questo adeguamento mira a garantire maggiore uniformità nelle regole fiscali applicate agli enti no profit.
Possibili Agevolazioni: Franchigia e Proporzionalità
Il Governo italiano sta studiando misure per mitigare l’impatto del nuovo regime:
- Introduzione di una soglia di franchigia per escludere dall’IVA le organizzazioni di piccole dimensioni.
- Applicazione di criteri di proporzionalità che riducano gli oneri fiscali per gli enti con attività di minore entità economica.
Questi strumenti potrebbero semplificare la transizione e garantire una sostenibilità operativa per le realtà associative.
Altri Provvedimenti del Milleproroghe per il Terzo Settore
Oltre al rinvio del regime IVA, il decreto Milleproroghe prevede:
- La proroga del regime delle Onlus fino al 2025, inclusa la possibilità di accedere al 5 per mille dell’IRPEF.
- Un anno in più per completare le iscrizioni al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS).
Prepararsi per il Futuro
Il posticipo al 2026 del nuovo regime IVA rappresenta un’opportunità per gli enti del Terzo Settore e le ASD per organizzarsi e affrontare con maggiore consapevolezza le novità fiscali. È fondamentale monitorare le decisioni del Governo e sfruttare questo tempo per aggiornare le procedure amministrative.
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Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 107